IL CASATO DEI PIANCASTELLI
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"Frammenti di un casato"
La famiglia Piancastelli
La storia del casato dei Piancastelli si perde nella notte dei tempi Il cognome Piancastelli ha la sua radice pressochè esclusiva in romagna nella zona di Brisighella, Faenza e Ravenna, anche se poi col tempo si è diffuso in tutto il mondo. Deriva dalla località Pian di castello sulla montagna Riminese ma in provincia di Pesaro.
Nel libro"La Romagna, geografia e storia" dell'ing. Rosetti edita nel 1894...cita Pian di Castello. Dallo studio di documenti rintracciati in antichi archivi, narra che nella zona di San Leo e Piandicastello: vi fu un castello dei celeberrimi Pagani da Susinana sul confine tosco-ravennate presso Fornazzano..
Nella chiesa di Fornazzano vicino Casola Valsenio fu attestato che il 9.11.1570 fu battezzata Lisa di Giovanni di Lorenzo pian di castelli . Questo è uno dei più vecchi documenti ritrovati, perché molti nel corso dei secoli, finirono distrutti da incendi o altro, ma la quantità di materiale da visionare è immensa
Vi riporto la limitata spiegazione presente sulla "Mappa degli itinerari nella valle del fiume Sintria", poco distante da Casola Valsenio, alla voce Luoghi di Interesse Storico e Artistico: "PIANCASTELLO metri 711 - Presso la casa colonica Piancastello si rinvengono le fondamenta e le altre tracce dell'antico "castrum plani", risalente ai secoli centrali del medioevo. Nel 1362 il comune di Firenze lo fece demolire." La mappa precisa che in quel punto vi passa anche un sentiero ben identificato. Nel 1724 morì Monsignor Giovanni Carlo Piancastelli, che diede vita nel 1713 al “Monte Frumentario” della nativa Brisighella, essendo diventato alto prelato a Roma. Con questa iniziativa sociale si accontanava una certa quantità di grano per far fronte alle ricorrenti carestie, (BRS, 105) A Brisighella esiste infatti Piazzetta del Monte
Questa piazza deve il suo nome all’ente di beneficenza istituito appunto da monsignor Giovanni Carlo Piancastelli: "Monte Frumentario" era indispensabile per gli agricoltori che avevano finito le loro forniture; qui veniva dato liberamente il grano che poteva essere rimborsato dopo la raccolta.
Nel libro “ Ultima relazione di Paolo vichi” . Imola tipografia d'ignazio Galeati 1894 da pag 114 a 133 narra la storia del casato dei Piancastelli ed attesta l’importanza di questo antico casato. Nel corso dei secoli c’è sempre stata una forte presenza di pittori che si fregiavano di questo cognome, ed è indubbio che l’arte i Piancastelli ce l’hanno nel sangue. Così con il loro talento hanno saputo emozionare gli animi sensibili degli amanti del bello, ad esempio possiamo citare il pittore di fama mondiale Giovanni Piancastelli, nato a Castel Bolognese nel 1845.1926 che fu richiesto in un primo momento come insegnante di disegno dal Principe Marcantonio Borghese e in questa veste dette lezioni anche alla Regina Margherita di Savoia. Assunse poi l’incarico di Curatore delle collezioni d’arte del principe Borghese e fu il primo Direttore della Galleria Borghese di Roma quando nel 1902 lo Stato italiano acquisì Villa Borghese. E non ultimo, il pittore Giuliano Piancastelli che oltre ad essere un apprezzato artista invitato da gallerie d’arte italiane ed internazionali, ha il merito di aver ideato quel piccolo gioiello vittoriano che è la Floorcastles House.
Notizie raccolte dal gruppo facebook dedicato al nostro cognome.
Testo...
Conte, Carlo Alberto Gessi (Forlì)
GLI STEMMI DEI PIANCASTELLI


Uno stemma non è altro che un insieme di simboli, che uniti insieme, raccontano la storia di una famiglia. Si può così comprendere il potere di questo casato, la sua peculiarità. Lo stemma è la rappresentazione grafica di un cognome. In origine lo stemma veniva riprodotto sugli scudi e sui vessilli dei cavalieri, per permettere di distinguere e riconoscere un intero gruppo di persone, sia nei suoi componenti che nelle sue proprietà. Ogni simbolo presente in uno stemma ha un suo significato. Per quel che riguarda gli stemmi dei Piancastelli, che sono quattro, ma non molto diversi l'uno dall'altro, possiamo dire questo.
IL COLORE:
Il color turchino che rappresenta il cielo ed il mare, oppure l'aria e l'acqua..significa: la devozione, la castità, la santità, la giustizia e la fedeltà. Tra le virtù e qualità mondane invece rappresenta la bellezza, la vigilanza, la nobiltà, la fortezza, la vittoria, la perseveranza, la ricchezza, l'amore alla patria, il buon augurio e la fama gloriosa.
Il verde in uno stemma rapp. la terra allorchè verdeggia, e però si costuma particolarmente nell'arme dei nobili. Il verde dimostra la vittoria, l'onore, la cortesia, la civiltà, il rigore, l'allegrezza, l'abbondanza, l'amore, la confermazione d'amicizia; e nei tornei fu cantrassegno di speranza.
OGGETTI DIVERSI.
Astri ( sole, luna, stelle ) Sono simboli di altezza, di splendore e di gloria. Nello stemma dei Piancastelli sono presenti tre stelle.


TORRE.
La torre in araldica è simbolo di antica e cospiqua nobiltà, perchè non tutti nei tempi antichi potevano fabbricare torri, se non erano di illustre e autorevole famiglia.
Queste informazioni sono state tratte dai Blasonari Baccarini, Calzi e Tassinari, presenti nell'archivio della biblioteca Manfrediana di Faenza.
Conte Carlo Alberto Gessi.
Al momento non abbiamo altre informazioni riguardanti la storia dei Piancastelli, ma certamente questa pagina verrà aggiornata molto presto. In attesa che ciò avvenga, ringrazio sentitamente il Conte Carlo Alberto Gessi per la cortese collaborazione.
Giuliano Piancastelli

